La Caserma dei Vigili
di Ostia nacque per volere dell'Imperatore Adriano, nel 162 d.C.
Per recuperare l'area necessaria a questo nuovo edificio, venne
demolito quello realizzato precedentemente dall'Imperatore Claudio.
Prima dell'ingresso una pavimentazione in mosaico ricorda l'esistenza
di una mescita di vino riservata ai vigili. Nel 207 d.C., all'interno
del portico interno fu

ricavato un augusteo per il culto degli Imperatori, rito particolarmente
sentito dai militari, si riconoscono i basamenti di Caracalla, Settimio
Severo e Giulia Domna. I Vigili avevano l'incarico di controllare
gli incendi, il traffico stradale a la sicurezza della popolazione
I Mosaici di Piazzale delle Corporazioni
Il Piazzale delle Corporazioni venne edificato al tempo dell'imperatore
Claudio per creare un centro di scambio e di contrattazione, tra
marinai e mercanti, per le merci in partenza o in arrivo prevalentemente
dai paesi del bacino del Mediterraneo. Inizialmente questi ambienti
erano 50, poi, a causa del forte aumento del traffico mercantile,
una serie di modifiche li portò a un totale di 64. Sono di questo
secondo periodo i mosaici che vennero posti all'ingresso di ogni
"ufficio", con disegni abbastanza eloquenti sulla nazionalità e
sul tipo di mercanzia trattabile.
Il Teatro
Il teatro di Ostia Antica, eretto nel sec. I A.C. ad opera
di Agrippa, è a pianta semicircolare e si eleva su terreno pianeggiante.
Può oggi contenere oltre 3000 spettatori, un migliaio in meno del
teatro antico, che disponeva di un terzo ordine di posti (loggione)
le cui colonne sono ora sistemate dietro la scena. Molto ben conservato
è il proscenio a nicchie decorato di marmi. Il teatro viene ancora
oggi utilizzato per le rappresentazioni più varie, fornendo un'atmosfera
incantata ed un'ottima acustica.
Le Tombe
Anticamente era usuale creare le necropoli fuori le mura della
città. A Ostia esistevano diverse aree destinate alla sepoltura,
più volte modificate e ampliate nel corso dei suoi otto secoli di
vita. L'alto numero di tumulazioni è dovuto proprio a questo lungo
periodo di tempo, ma anche all'età media che allora era molto bassa:
trentacinque anni o poco più. Epidemie, malattie e la scarsa assistenza
medica facevano il resto.
Il Foro
Centro della vita cittadina dove si raggruppavano le funzioni
amministrative, giudiziarie, politiche e religiose. Il Foro ostiense
fu realizzato dopo avere abbattuto le vecchie strutture del Castrum
originario. Secondo la tradizione romana il Foro veniva edificato
al centro della città, esattamente dove incrociavano il Decumano
e il Cardine Massimi Ostia Lido, con i suoi 13 mila abitanti (14
con il territorio circostante), è un grande quartiere di Roma, ed
è da considerare come un moderna cittadina autonoma, dotata di tutti
i servizi pubblici, di stabilimenti, alberghi ed ogni altro servizio.
Nella suddivisione territoriale di Roma rientra nel XIII Municipio,
che comprende, oltre Ostia, l'entroterra fino a Casal Palocco. Nell'entroterra
a 5 km tra la Via del Mare ed il Tevere è la zona archeologica di
Ostia Antica. Il materiale archeologico venuto alla luce durante
gli scavi è conservato nel Museo e nell'Antiquarium, e può essere
ammirato durante una visita agli scavi.
Il Portico d'Ottavia fu realizzato sui resti di un
edificio eretto da Q. Cecilio Metello il Macedonico nel 146 a.C.
dagli architetti Sauro e Batraco, tra il 27 ed il 23 a.C. per incarico
di Augusto, che lo dedica a sua sorella Ottavia, da cui il nome
del portico. Era un portico a doppio colonnato, di forma rettangolare
(largo metri 119 e lungo 132), ornato da numerose opere di scultura
e pittura. Creato per facilitare l'ingresso al teatro di Marcello,
che si trova alla sue spalle e poi destinato al pubblico passeggio.
Le firme dei due architetti, i quali anziché il loro nome mettono
il disegno di un animale, si possono ancora vedere alla base del
portico: una lucertola sta per Sauro e una rana per Batraco. Successivamente
fu ricostruito da Settimio Severo e poi da Caracalla. I resti appartengono
al restauro severiano e si riferiscono al propileo d'ingresso formato
da colonne corinzie su due file. Rimangono due colonne della fila
anteriore, tre della posteriore e parte della trabeazione, nonché
l'arco terminale del portico di destra. Altri resti sono visibili
dalla parte del Teatro di Marcello. A destra dell'arco, in basso,
una lastra di marmo con dicitura in latino, che significa: "le teste
dei pesci più lunghi di questo marmo, datele ai conservatori fino
alle prime pinne" e si riferisce ad un antico mercato del pesce,
ricordato dall'appellativo della della chiesa di Sant'Angelo in
Pescheria. Il Portico d'Ottavia è il centro storico del della zona
di Roma denominata Ghetto.
Sinagoga o Tempio Israelitico, grande edificio degli architetti
Armanni e Costa del 1904, ispirato a motivi assiro-babilonesi, con
cupola a padiglione rivestita di alluminio. All'interno della Sinagoga
è allestita una Mostra permanente della Comunità ebraica di Roma
. Nella parte destra della strada si trovano ancora molti negozi
che conservano l'antico sapore israelita.
Il
Parco di Castel Fusano che conserva tratti di lastricati dell'antica
Via Severiana Esteso per circa mille ettari il Parco di CastelFusano
è caratterizzato dalla presenza di diversi tipi di ambienti tipici
della area costiera del Mediterraneo. Su un substrato sabbioso ,
dalla morfologia leggermente ondulata , dovuta al succedersi di
cordoni di dune recenti , formatesi durante tutto il periodo di
progradazione del delta Tiberino , e ormai da tempo colonizzate
dalla vegetazione , si alternano zone a pineta , con leccio in sottochioma
, zona a lecceta vera e propria , dove i vecchi pini sono ormai
quasi tutti caduti e lasciano che le querce arrivino a costituire
lo strato dominante della formazione boscosa , zone a macchia mediterranea
e relitte zone di bosco e vegetazione igrofili.
Chiesa Regina Pacis
Nel 1928 vennero iniziati i lavori della Via del Mare e dell'acquedotto
dell'acqua Marcia. La cattedrale Regina Pacis venne terminata nel
1928, la cui struttura architettonica si ispirava agli edifici classici
dell'epoca romana.